venerdì, marzo 13, 2009

Sapore di sale


La prima volta che sono stato a Reggio Calabria, era estate, quattro o cinque anni fa. Probabilmente era Agosto e a metà giornata ero in un spiazzo sul lungomare. Assetato, bevvi dell'acqua a una fontana pubblica. 

Era salata. 

Come si fa a mandare dell'acqua salata alle fontane pubbliche, mi chiesi. 
Mai avrei pensato che l'intera città beve quell'acqua, che viene da pozzi che, essendo così vicino al mare sono alimentati dalle acque del mare. 

Ebbene, Reggio Calabria non ha ancora una fornitura di acqua (potabile? ), probabilmente, non ce l'ha mai avuta. 
E sono ormai quarant'anni che la città aspetta il completamento della diga sul Menta, un'opera da 130 milioni di euro (per ora).


lunedì, marzo 02, 2009

L'autostrada

Pensate alla Calabria, circondata dal mare e con un'unica via di collegamento con il resto del mondo, un'autostrada tortuosa e ripida che per portarvi nella regione più vicina, deve arrivare quasi a mille metri di altitudine scalando il Pollino.
Pensate poi, a chi la percorre da Nord a Sud per ore, per poi ritrovarsi ancora lontano, lontano dal proprio paese, a volte arroccato da qualche parte chissà dove.

E da questi paesi, la lontananza dal resto del mondo, anche dalla stessa autostrada si fa sentire.

Ecco come Daniele Silvestri descrive bene questa sensazione, intrecciandola ad altri sentimenti, alcuni più nobili e altri più abietti.

La casa era giusto al confine tra il vento e la sete
un posto abitato da fate
e da poche altre forme di vita ugualmente concrete
vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate
che senza motivo apparente si incontrano
e poi, disperate, ripartono
tristi, così come sono arrivate
comunque a qualcuno una volta saranno piaciute
se poi sono state abitate
qualcuno che fermo all'incrocio pensò
"aspettiamo che arrivi l'estate"
l'estate da noi non è mica un periodo felice
che il caldo ti toglie la pace
la polvere copre ogni cosa
e ti spezza la voce, l'odore di verze marcite

La gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari saluta, ma sempre prosegue veloce

Se almeno si vedesse l'autostrada
ci porterebbe senz'altro via di qua
oppure proseguire ovunque vada
meglio
meglio che qua

La chiesa era uguale alle case, ma aveva una croce
e forse un po' più di vernice
ed un'unica luce fornita da fiaccole appese
imbevute di pece
fu lì che la vidi, a braccetto col prete
era il 5 di aprile
e tirava una brezza che dava un colore alla quiete
e profumo di pane alle olive
lei pure mi vide
e forse sorrise
non sono sicuro, ma forse davvero sorrise
perché all'improvviso fu molto più forte l'odore del pane alle olive

La gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari sorride, ma sempre prosegue veloce

Se almeno si vedesse l'autostrada
ci porterebbe senz'altro via di qua
oppure proseguire ovunque vada
meglio
meglio che qua

A volte succede qualcosa di dolce e fatale
come svegliarsi e trovare la neve
o come quel giorno che lei mi sorrise
ma senza voltarsi e fuggire
vederla venirmi vicino fu quasi morire
trovare per caso il destino
e non sapere che dire
ma invece fu lei a parlare:
"mi piace guardare la faccia nascosta del sole
vedere che in fondo si muove
dormire distesa su un letto di viole" mi disse
"e a te cosa piace?"
"mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
volare lontano
sentirmi rapace, capace di dirti ti amo
aspettiamola insieme l'estate"
e intanto volevo sparire
pensando alle cose che avevo da offrire:
l'incrocio
la casa
la chiesa
la croce
l'incrocio
la casa
la chiesa
la croce
ed in più lo spettacolo atroce di tutta...
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari sorride, ma sempre prosegue veloce
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari sorride, ma sempre prosegue veloce

La gente che passa ci guarda
ci osserva e prosegue veloce


Testo e musica: Daniele Silvestri