giovedì, giugno 21, 2007

Rumori Mediterranei

Tra gli appuntamenti musicali della regione, il festival jazz "Rumori Mediterranei" si colloca sicuramente tra i primi posti per importanza e livello musicale. Il festival intende essere una finestra aperta che si affaccia sul mondo dell’immaginazione, della creatività, dell’invenzione musicale. Il nome del festival traccia una direzione, che spesso la programmazione dei concerti segue. E cioè quella di unire la musica europea, mediterranea appunto, alla tradizione afroamericana, non perdendo mai di vista quel tipo di avanguardia che fa del “rumore”, la melodia e l’armonia della musica. Tutto ciò avviene facendo incontrare musicisti di diverse culture, molto spesso per la prima volta sul palco del festival.
L’atmosfera del festival è meravigliosa. Si svolge a Roccella Jonica, una paese della provincia di Reggio Calabria, durante la penultima settimana del mese di Agosto. Roccella sorge sul mare, quindi non è la solita frazione marinara di un paese che sorge nell'entroterra. Questo fa sì che il paese abbia la sua ragion d'essere, storica e artistica.
I concerti serali sono tenuti in uno splendido teatro all’aperto, che è sovrastato da una bellissima rupe, da cui svettano una torre medioevale ed un vecchio castello. La musica, il paesaggio, e il mare a poca distanza, mi fanno commuovere ogni volta che mi trovo lì.
Il concerto pomeridiano, avviene nell'auditorium del paese, una struttura climatizzata.
La differenza tra i concerti pomeridiani e quelli serali è sulla natura degli stessi: i primi sono basati sull'idea di unire la musica ad altre forme artistiche, come la letteratura, la danza, il teatro, il cinema, la video arte; i concerti serali sono tipicamente solo musicali, anche se può capitare di assistere anche di sera a spettacoli di non sola musica.

Negli ultimi anni, l'organizzazione del festival ha deciso di allargare i propri confini geografici coinvolgendo anche altri paesi della provincia, forse per iniziativa di quest'ultimi che hanno visto nel festival un ottimo veicolo di traino turistico. Quest'anno sono state quindi proposte ben sei anteprime del festival che hanno portato diverse importanti figure del jazz italiano e straniero in sette paesi, facendo così dilatare la durata del festival fino a dieci giorni.
E anche il capoluogo di provincia ha avuto il suo concerto.... e che concerto! La città di Reggio ha avuto l'onore di ospitare un gigante del jazz. Ornette Coleman.
Il concerto è stato eccezionale, in quanto il genio del free jazz, era accompagnato da un batterista, da due contrabbassisti e da un terzo bassista al basso elettrico. La scaletta era composta da solo o quasi da brani dell'ultimo disco dell'artista, Sound Grammar.
Il concerto richiedeva, a mio parere, molta concentrazione e in certi momenti un silenzio assoluto che invece sono mancati per via di un pubblico poco educato. Il concerto era gratuito e come ogni anno viene fatto sul lungo mare della città, dove si sa, la gente che passeggia è rumorosa. Onestamente credo che bisognerebbe organizzare questa anteprima reggina, che oltre tutto rappresenta l'apertura del festival, in maniera del tutto diversa, magari con un numero limitato di spettatori oppure con un cifra simbolica da pagare all'ingresso. Il problema quest'anno è stato a mio avviso rilevato maggiormente per il tipo di musica proposta. Anche il jazz può essere rumoroso, ma certi pezzi di Colemann hanno un lirismo che si coglie quando l'atmosfera lo permette.
E' davvero un peccato che questi grandi artisti non possano lasciare un ricordo della loro musica che non sia guastato dalle cattive maniere del pubblico. Se è proprio necessario che il festival incominci a Reggio, per dare un pò di lustro alla città, ben venga, ma per favore, fate qualcosa!
Volendo continuare a parlare del festival, vorrei aggiungere qualche informazione utile per chi volesse parteciparvi negli anni a venire. Intanto è possibile farlo sia da semplici ascoltatori che da musicisti, in quanto vengono organizzati dei seminari tenuti da alcuni degli artisti che si esibiscono durante il festival.
La statale 106, Taranto-Reggio Calabria, attraversa il paese ed è l'unica strada per arrivare a Roccella (e per muoversi sulla costa Ionica). In paese quindi, è difficile muoversi in macchina, soprattutto intorno gli orari dei concerti. E' per questo che, chi vuole seguire il festival con serenità e senza stress, è costretto a trovare un alloggio in paese. Un mezzo proprio per muoversi è consigliabile ma non è necessario perché l'organizzazione del festival mette a disposizione una navetta ( tuttavia è un piccolo autobus, e di solito è usato solo dai seminaristi, e non so quanto sia affidabile). Se si vuole assistere a tutte le anteprime, che come ho già detto sono in paesi lontani decine di chilometri (anche centinaia), è quindi necessaria una macchina. In questo modo è possibile muoversi con libertà, compatibilmente al traffico sulla statale, e si può trarre l'occasione per conoscere alcuni paesi della locride che rivestono interesse turistico, come Siderno, Gerace, Locri.

Il sito del festival fornisce informazioni approfondite sui concerti, i seminari e le possibilità di pernottamento. Il sito viene aggiornato con un paio di mesi di anticipo.

E per concludere, metto a disposizione questo bellissimo video, che mostra alcuni momenti dal festival (grazie al blog occhiosuroccella.blogspot.com che ha messo in luce il video )