lunedì, ottobre 22, 2007

Storie di tutti i giorni.

Come sempre quando decido di postare qualcosa qui, sono preso da una forte frenesia, perché purtroppo è un'occasione abbastanza eccezionale, dettata dall'impossibilità di tacere su un argomento che purtroppo è sempre di cattiva politica.
Non vi dico poi l'indecisione sul titolo del post, questa volta ero indeciso tra questo banale e scoraggiante e un altro che vi avrebbe privato del piacere del finale (amministratori a quando una versione interattiva del BLOG? l'informatica fa progressi come leggerete, dato che spesso ci sono cose brutte da leggere almeno cerchiamo di proporle nella forma voluta dal fruitore... nel mio caso per esempio un bel astrattore di informazione non guasterebbe, soprattutto oggi).
Romanziamo un po' la cosa perché vi avverto che a crudo la carota sarebbe ancora peggiore...Insomma mi sono trasferito a Torino e naturalmente nella tavola calda dove consumo i pranzi ci sono a disposizione dei clienti dei giornali. Raramente mi trovo a consumare caffè in prima mattina, ma oggi non potevo rifiutare il gentile invito dei nuovi colleghi, ancor più raramente leggo i giornali di lunedì non essendo un fan del calcio, ma la colata di Rosso Italiano che invece della fontana di Trevi ha coperto il Brasile e la Malesia rispettivamente nei campionati mondiali di Formula1 e MotoGP mi ha convinto ad aprire il meno devoto al calcio dei quotidiani presenti, cioè LA STAMPA.
Che ti vado a trovare in prima pagina? lo spunto alla storiella di TELCAL, più di 400000000000 di lire spesi per creare qualche rete e una 60 di sopravvissuti ora precari. Solo l'enorme entusiasmo e abnegazione al nuovo lavoro mi ha impedito per tutto il giorno di effettuare la ricerca internet che ho fatto stasera e di dare l'attenzione che merita a questa ennesima vergogna politica.
Dopo un po' di improcrastinabili giri per vedere case da affittare (al 50% del canone che avrei pagato a Roma per la stessa roba...), un difficile ritorno a casa causa scarsa conoscenza della pur regolare viabilità torinese, e un quasi impossibile acquisto di una ciambella di pane alle 20:10 (alle 19:30 c'è il crollo delle serrande degli esercizi pubblici) ricerco con il motore che ci ospita le seguenti parole:

TELCAL CALABRIA INFORMATICA

E' uscito fuori il mondo.
Il primo link è coerente perfino dal punto di vista logico! infatti riporta il profilo istituzionale poco dopo la fondazione e gli obiettivi strategici:
  • Consorzio Telcal, costituito da Regione Calabria (40%), Telecom Italia (24%), Intersiel (24%) e Italeco (12%)
  1. L'Infrastruttura di comunicazione e di erogazione che consente l'accesso di tutte le comunità (Pubblica amministrazione locale, imprese e cittadini) ai servizi del PTC.
  2. I servizi per il Marketing del territorio che servono a promuovere le eccellenze del territorio calabrese e le produzioni locali.
  3. I Servizi al territorio (alla Pubblica amministrazione, alle Imprese e al cittadino) per lo sviluppo del territorio e la crescita del contesto produttivo e sociale della Calabria.
  4. La Valorizzazione delle Risorse Umane alfabetizzazione e formazione alla New Economy e all'e-Business.
Il terzo mi mostra il CV di un ricercatore del dipartimento di elettronica informatica e sistemistica della Università della Calabria che ha lavorato 2 volte per il consorzio. Si tratta dell'Ing. Nicola Frega (0984 49 4738)

Il quarto mi mostra l'indirizzo della centrale:
TELCAL CONSORZIO IRI TELEMATICA CALABRIA ZONA INDUSTRIALE 88046 Lamezia Terme - CZ Tel 0968444111
(ma le pagine bianche rivelano che ormai è stato meritoriamente annesso alla regione, infatti attribuisce il numero a 'Regione Calabria Centro Servizi Lamezia Terme')

il settimo riporta la creazione di un televideoconsulto per malati di tumore non ospedalizzati.

il decimo riporta il lavoro credo più grosso e concreto, cioè un bel po' di cablaggi in vari uffici regionali.

l'undicesimo è l'ultimo di quelli accettabili e riporta una presentazione datata 1999 dell'Ing. Barone, presidente all'epoca mentre la Sig.ra Enza Bruno Bossio (moglie di Nicola Adamo) era Direttore Generale e Adamo era membro del governo regionale.

Ma anche quello che fino a ora potrebbe non sembrare male in realtà fin dal principio destava sospetti, infatti nel quarto link c'è il testo dell'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Armando Veneto.

Sono on line (e sui un giornale cosentino) pesanti accuse per incarichi ad amici della coppia Adamo/Bruno Bossio sul bel portale perlacalabria.

Sono online le vicissitudini dei dipendenti sopravvissuti e trattati più o meno con par condicio dal precedente governo Chiaravalloti e da quello attuale Loiero, che però pare che siano improduttivi da parecchi anni, e per finire (o continuare indirettamente il post precedente di Nirìa...) mi viene ricordato che De Magistris se l'è proprio cercata.
Continuate voi perché io ora non ce la faccio più, ma ne riparliamo...










domenica, ottobre 07, 2007

Non è poi tutto così buio.

Ho voglia di riassumere quello che è successo nelle ultime due settimane. Perché la vita corre in fretta e gli eventi che andrebbero commentati pure, e qualcosa finisce sempre sommersa da qualcos'altro.

1. Mastella ha rotto i coglioni. E' da due settimane che rimane sulle difensive, puntando il dito contro Ballarò, Santoro e il CDA della RAI. Ma non ha dimenticato anche i giornali? Perché non se la prende anche con i giornalisti? Forse che tutto quello di cui è stato invitato a parlare non sia vero? Non mi sembra che alcun giornalista o trasmissione televisiva abbia fatto insinuazioni o raccontato fatti discordanti dalla realtà.
E i fatti sono questi. Tralasciando il volo di stato Napoli-Monza, del brigatista in semilibertà che ha tentato di rapinare il Monte dei Paschi e molte altre storielle del passato, non mi spiego come a due settimane dall'ordine di trasferimento di De Magistris, Mastella non sia stato capace di spiegare agli italiani e ai calabresi, quali sono queste irregolarità commesse dal magistrato che l'abbiano spinto a prendere questa decisione. Che fine faranno le tre importanti inchieste che De Magistris stava portando avanti, e che riguardavano la scomparsa di denaro pubblico destinato ai depuratori calabresi e alle collusioni tra mafia e mondo politico? E perdonate i maliziosi, ma Mastella non stava per entrare nella lista degli indagati, in una di queste inchieste? E lo stesso Prodi non lo è gia?

2. In Calabria c'è della collusione tra mafia e politica?! Il ministro dell'università e della ricerca, l'onorevole Mussi, ha bacchettato il nostro governatore Loiero, chiedendone le dimissioni. "Trentatrè consiglieri regionali indagati è una enormità: indica che l'intreccio tra politica, affari e criminalità è devastante".

3. Sono incominciati i lavori sull'ultimo tratto di A3, Bagnara-Reggio Calabria. Si è calcolato che un km di autostrada è finito per costare 20 milioni di euro, 20 milioni di euro per ammodernarla, e questo senza che venga fatta qualche modifica davvero rilevante al tracciato, che come si sa non è di sicuro il migliore. Insomma, miliardi di euro per realizzare e ammodernare questa autostrada che alla fine resta con due corsie e una di emergenza (meno male) e molto meno traffico di quanto ne potrebbe avere al di fuori dei grandi esodi e al trasporto merci (speriamo che un chilo di pomodori di pachino possa cominciare a costare un pò meno).

4. Il vescovo della diocesi di Locri, monsignore Bregantini, si è recato Duisburg per pregare sul luogo della strage. E quando gli hanno chiesto se questa sui visita poteva essere equivocata, lui ha risposto "solo il silenzio può essere equivocato". Lo stimo tantissimo.

5. I giovani calabresi hanno reagito immediatamente con rabbia e rammarico alla neutralizzazione di un magistrato come De Magistris. Complimenti a Aldo Pecora e ai ragazzi di Locri che sono scesi in piazza, ma anche ai giovani di Catanzaro. Forse, un pò di informazione in più (tanto criticata in questi giorni) sta incoraggiando i Calabresi e la gente a scendere in piazza e per una volta a svolgere un ruolo attivo nella democrazia.

6. Maratonarte è una bella iniziativa per sensibilizzare e coinvolgere gli italiani nella conservazione e valorizzazione dei beni culurali. E giustamente, anche un sito Calabrese ha avuto un posto in questa raccolta fondi. Quello di Santa Maria del Cedro, è un sito che si articola in una castello, un chiesetta e forse un antico borgo medioevale ormai perduto. Una campagna di scavi potrebbe portare alla luce delle importanti testimonianze, ma già una valorizzazione del paesaggio sarebbe un gran passo in avanti. Io ho partecipato alla raccolta fondi facendo la mia donazione:

www.maratonarte.it